Il conflitto interno che ha colpito il Sud Sudan a partire dal 2013 ha prodotto un crescente afflusso di rifugiati in Uganda e nei paesi confinanti. Secondo gli ultimi dati disponibili forniti (ottobre 2016), i rifugiati e richiedenti asilo presenti in Uganda sono più di 520.000, in prevalenza giovani o giovanissimi, di cui quasi 170.000 presenti nel Adjumani District. L’istruzione è diventata quindi un bisogno primario della popolazione sudsudanese che vive al di fuori dei propri confini nazionali.
Dal 2015 la Scuola della Pace è diventata pienamente operativa. La costruzione di un primo blocco di quattro aule in muratura ha permesso di ospitare molte lezioni in un ambiente protetto e di dare inizio a un percorso di consolidamento didattico, favorendo lo sviluppo bilingue dei programmi scolastici con particolare attenzione all’insegnamento della lingua inglese.
Tra il 2016 e il 2017 sono state potenziate le infrastrutture, con l’obiettivo di creare una biblioteca, nuove aule attrezzate, un sistema di raccolta delle acque piovane, di impianti idrici e sanitari, di un parco giochi e di un’area sportiva.