Una Festa di Compleanno molto speciale
Un incontro, fortemente voluto dalla famiglia di Francesca, per raccontare e condividere i risultati e le nuove iniziative della Fondazione. Un modo per festeggiare in maniera speciale il compleanno di Francesca, ma soprattutto per toccare con mano le realtà dei paesi in cui opera la Onlus e lo sviluppo dei progetti.
“Francesca ha lasciato un grande vuoto, ma oggi lei è la speranza di un futuro migliore per i bambini di quei paesi lontani, proprio là dove adesso ci piace pensare si trovi la sua nuova casa”.
Si rinnova l’appuntamento con Festa di Compleanno.
Francesca non ha avuto il tempo di essere protagonista di eventi eccezionali, ha avuto solo il tempo di essere una brava figlia e una magnifica sorella.
In questi cinque anni il suo sorriso ha attraversato molti confini ed è diventato la speranza di un futuro migliore per tanti bambini in quei villaggi lontani, là dove ora c’è la sua nuova casa.
La Fondazione si è data da fare e le scuole costruite sono già due in Myanmar e un nuovo progetto è in partenza, una già operativa nel sud dell’India. In poco tempo sono stati ottenuti risultati veramente importanti grazie alle molte persone hanno sostenuto queste iniziative.
Questa Festa inizia con l’esibizione del Coro Polifonico di Ruda perché la musica e il canto, così come la cultura, le tradizioni e le religioni orientali erano le passioni di Francesca e non perdeva mai occasione per dimostrarlo.
Poteva sembrare facile, ma senza l’appoggio giusto, quello del P.I.M.E/New Humanity, i risultati non sarebbero stati questi. Chiara Cattaneo ha raccontato il suo lavoro di contatto con il governo centrale e i capi dei villaggi spesso molto piccoli e isolati: portare un aiuto concreto in questi paesi lontani non è una cosa facile.
Anche le iniziative locali hanno contribuito a dare visibilità e credibilità alla Onlus. Primo fra tutti Francy for Art concorso per un’opera d’arte, un’iniziativa che coinvolge i giovani delle scuole locali e slovene. Laura Safred critica d’arte e insegnante di Storia dell’Arte all’Accademia di Urbino ci ha raccontato il contenuto artistico del premio.