L’ambito tematico della quarta edizione è rivolto all’architettura intesa come dispositivo spaziale che favorisca l’incontro e le relazioni tra persone in luoghi aperti a tutti, pubblici. Un’architettura che riveli la disponibilità a utilizzi diversi, giocosi, ironici ma soprattutto d’interazione umana.
Le opere degli studenti sono state selezionate da Giuseppina Draisci per il Liceo Artistico “Max Fabiani” di Gorizia, Alfonso Firmani per il Liceo Artistico “Giovanni Sello” di Udine, Daria Moro per il Liceo Artistico “Enrico Galvani” di Cordenons, Anna Pontel per il Liceo Artistico “Enrico e Umberto Nordio” di Trieste, Milovan Valic e Marko Krumberger per il Liceo artistico di Nova Gorica; in seguito sono state giudicate e premiate da un gruppo di personalità molto stimate quali Aldo Cibic, architetto e designer, Karmelina Martina, industrial designer e product development Moroso Spa, Peter Nigst, architetto e vicepreside School of Architecture, Carinthia University of Applied Science, Austria, Jacques Toussaint, designer e da Roberto Vidali, critico d’arte contemporanea, direttore di Juliet art magazine. La cura dell’iniziativa è della Fondazione Francesca Pecorari con gli architetti Elena Carlini e Chiara Lamonarca.
La giuria ha premiato “Capanna” di Florentina Isac come un progetto autentico e originale, interpretando al meglio il tema del concorso. Le opere dei ragazzi sono state esposte a Gorizia presso la nuova sala espositiva della Provincia assieme ad un gruppo di opere fuori concorso provenienti dalla Facoltà di Architettura dell’Università della Carinzia (A) e dalla Facoltà di Architettura di Maribor (Slo), selezionate rispettivamente dai professori Peter Nigst e Alessio Princic. L’Università della Carinzia presenta in mostra “Schap!”, un progetto pilota per l’interazione delle conoscenze tecniche e l’autocostruzione volto alla realizzazione in Sud Africa di edifici con materiali reperibili localmente anche di recupero industriale (argilla e paglia, pannelli di legno per casseforme di calcestruzzo non più utilizzati). La facoltà di Maribor è presente con lavori che abbracciano una varietà di temi nell’ambito degli spazi pubblici alla scala urbana ma anche di luoghi d’incontro progettati nel paesaggio.
I lavori in mostra e nel catalogo testimoniano l’impegno per un’architettura di qualità che favorisca l’interazione e la conoscenza tra le persone oltre i confini geopolitici, valori particolarmente importanti per la Fondazione.